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‘Giungla’ Zuretti, erba alta nelle aiuole della piazza: parte il richiamo al gestore

Ataf, proprietaria del parcheggio affidato in concessione, ha sollecitato la pulizia dell’area

L’erba è alta, anzi altissima nelle aiuole del Parcheggio Zuretti. I cespugli arrivano quasi alla sommità del cippo, inno alla legalità, dedicato alla memoria di Giovanni Panunzio, vittima di mafia. La piazza sembra ripiombata nell’incuria.

Non contribuiscono certo al decoro i manifestini che tappezzano l’area in misura crescente, insieme alla segnaletica ‘fai da te’ che vieta l’abbandono delle deiezioni canine. Divieti che compaiono accecanti anche sull’insegna luminosa. Per non parlare della recinzione arancione di un cantiere mai partito che imbraca le scalinate e dello scivolo interdetto al passaggio da un nastro.

Spetta al gestore del parcheggio interrato, H24 Autorimessa, la manutenzione del verde pubblico in superficie, che non verrebbe curato da tempo, e proprio in queste ore è partita una lettera di contestazione e richiamo da parte di Ataf, su sollecitazione dell’assessore ai Contratti del Comune di Foggia Giulio De Santis.

Già ieri mattina, da Palazzo di Città è pervenuta richiesta di intervento alla società del trasporto pubblico locale, proprietaria della struttura, affinché venissero rispettati gli obblighi contrattuali.

Al momento, pende più di un contenzioso.

La società H24 Autorimessa che, ad aprile del 2021, si è aggiudicata la concessione della gestione del Parcheggio Zuretti per la durata di 9 anni, ha trascinato in tribunale il Comune che le ha negato l’autorizzazione a trasferire l’attività di compravendita di auto usate all’interno del parcheggio.

Solo il 21 marzo scorso, ha presentato ricorso al Consiglio di Stato e ha impugnato l’ordinanza del Tar Puglia che a febbraio aveva respinto la richiesta di annullare i provvedimenti adottati dall’ente.

È solo la fase cautelare, perché poi il ricorso dovrà essere esaminato nel merito e il contenzioso rischia di trascinarsi ancora a lungo. Più probabilmente, il Comune cercherà, in tal caso, di pervenire ad un accordo.

Ma, nel frattempo, c’è un’altra causa pendente in Tribunale per determinare con precisione l’estensione dell’area oggetto di concessione.

“Non risulta affatto chiara la dimensione di occupazione del detto parcheggio pubblico, ai fini dell’esercizio dell’attività privata di compravendita di veicoli”, avevano osservato i giudici amministrativi nel loro pronunciamento.

Il Comune ha precisato già in quella sede che la destinazione urbanistico-edilizia è quella di parcheggio pubblico o comunque servizi pubblici, e non quella di attività commerciale. È sull’uso pubblico della piazza sovrastante che l’ente non intende cedere di un millimetro, e quello è il vero nodo.

Già in passato, l’assessore De Santis aveva espresso un giudizio negativo sull’impostazione del contratto. “Dobbiamo riportare la piazza ad una funzionalità addirittura migliore del passato”, è l’obiettivo del componente della Giunta Episcopo.

L’ente si muove con cautela, per scongiurare i rischi di soccombenza, anche perché sarebbero stati effettuati lavori almeno al piano interrato. Si teme che l’eventuale risoluzione contrattuale possa rivelarsi un boomerang. Insomma, si cerca una soluzione bonaria.

Per quanto il Comune si fosse dimostrato disponibile a ragionare su soluzioni che potessero contemperare le diverse esigenze, le trattative, soprattutto in virtù del ricorso al Consiglio di Stato, sono sospese, nelle more della definizione dei procedimenti.

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